L'autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari rilasciata dai Comuni in base alla disciplina speciale (art. 23 del Codice della Strada e d.lgs. n. 507/1993) ha anche valenza edilizia-urbanistica e assolve alle esigenze di tutela sottese al rilascio del titolo edilizio previsto dal d.p.r. n. 380/2001, senza che sia necessario il rilascio di un ulteriore titolo abilitativo. Pertanto, l'assenza dell'autorizzazione prevista dalla disciplina speciale non può essere sanzionata attraverso l'esercizio del potere repressivo edilizio di cui all'art. 31 del d.p.r. n. 380/2001, ma deve essere perseguita mediante l'applicazione degli specifici strumenti sanzionatori e di rimozione previsti dalla normativa di settore (art. 13-bis, 13-ter e 13-quater del Codice della Strada e art. 24 del d.lgs. n. 507/1993). Inoltre, la motivazione del provvedimento che ordina la rimozione di un impianto pubblicitario per contrasto con il Piano Generale degli Impianti Pubblicitari deve indicare in modo specifico le disposizioni del Piano che sarebbero state violate, non essendo sufficiente il generico riferimento al contrasto con il Piano stesso.