Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45039 del 30 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45039PEN

Massima

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La circostanza aggravante dei futili motivi sussiste quando la determinazione criminosa dell'agente sia stata causata da uno stimolo esterno così lieve, banale e sproporzionato rispetto alla gravità del reato, da apparire assolutamente insufficiente a provocare l'azione delittuosa, tanto da potersi considerare, più che una causa determinante dell'evento, un mero pretesto per lo sfogo di un impulso criminale. Il giudizio sulla futilità del motivo deve essere ancorato agli elementi concreti della fattispecie, al fine di enucleare elementi oggettivi e soggettivi che consentano di ritenere la maggiore colpevolezza dell'agente, laddove la futilità del motivo a delinquere sia indice univoco di un istinto criminale più spiccato e della pericolosità del soggetto. La circostanza aggravante dei futili motivi è incompatibile con l'attenuante della provocazione, non potendo coesistere, nel compimento della stessa azione, stati d'animo contrastanti, dei quali l'uno escluda di per sé l'ingiustizia dell'azione dell'antagonista. Ai fini del riconoscimento dell'attenuante del risarcimento del danno, questo deve essere volontario, integrale, antecedente al giudizio di primo grado ed effettivo, nel senso che deve consistere in una reale e concreta elisione del pregiudizio economico arrecato dal reato. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella determinazione della pena, purché la stessa risulti adeguatamente motivata in relazione alla gravità del fatto e alla personalità dell'imputato, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in presenza di vizi logici o di manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2054/2009 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 03/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fraticelli Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha domandato l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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