Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45643 del 29 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45643PEN

Massima

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Il linguaggio usato, anche se apparentemente minaccioso o ingiurioso, non integra necessariamente il reato di minaccia o di ingiuria qualora risulti essere un modo di dire diffuso e radicato nel contesto socio-culturale di riferimento, privo di una reale valenza denigratoria o offensiva. Il giudice, nel valutare la rilevanza penale di espressioni di questo tipo, deve tenere conto del contesto in cui sono state pronunciate, del loro significato comune e consolidato nell'ambito della comunità di riferimento, nonché dell'assenza di una volontà effettiva di ledere la reputazione o l'incolumità della persona offesa. Solo ove tali elementi non ricorrano, l'uso di un linguaggio apparentemente minaccioso o ingiurioso potrà integrare i corrispondenti reati. Il principio di diritto enunciato mira a contemperare l'esigenza di tutela della dignità e dell'onore individuale con il rispetto della libertà di espressione e della rilevanza del contesto socio-culturale in cui le parole sono pronunciate, evitando di sanzionare penalmente espressioni che, pur formalmente offensive, non esprimono una reale volontà di offendere o minacciare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) KA. MA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2/2009 TRIBUNALE di TRIESTE, del 21/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Anna Maria De Sandro, che chiede l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche…

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