Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16284 del 17 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16284PEN

Massima

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Il titolare di un diritto reale di garanzia, come il pegno o l'ipoteca, su un bene oggetto di sequestro preventivo penale, non è legittimato a chiedere la revoca anticipata della misura cautelare, in quanto la sua posizione giuridica non è assimilabile a quella del proprietario del bene, la cui sussistenza determina l'immediata restituzione del bene ai sensi dell'art. 321, comma 3, c.p.p. Il diritto di credito assistito da garanzia reale non può essere pregiudicato dalla confisca penale eseguita sui beni gravati, ma la tutela del creditore pignoratizio o ipotecario può essere fatta valere solo in sede di esecuzione penale, quando il sequestro preventivo si sia trasformato in confisca a seguito dell'accertamento della responsabilità penale dell'imputato. Ciò in quanto il mantenimento del sequestro preventivo in previsione della confisca non costituisce uno stato irreversibile, ben potendo accadere che il bene venga restituito al proprietario, il quale fino a quel momento può essere interessato ad opporre al creditore questioni inerenti la validità della garanzia reale gravante sul bene. La tutela anticipata del creditore assistito da garanzia reale priverebbe il proprietario del bene anche dell'astratta possibilità di sollevare tali questioni, la quale viene definitivamente meno solo nel momento in cui diviene irrevocabile il provvedimento di confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) SpA;

avverso l'ordinanza n. 792/14 del Tribunale di Roma, Sezione Riesame Provvedimenti di Sequestro del 23/09/2014;

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto P.G., Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore della ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha insistit…

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