Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14503 del 17 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14503PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione delle ordinanze emesse dal tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato, nonché la valenza sintomatica degli indizi stessi, senza poter sindacare il merito degli apprezzamenti di fatto compiuti dal giudice di merito in ordine all'attendibilità delle fonti e alla rilevanza e concludenza del materiale probatorio, purché la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il vizio di mancanza della motivazione non può essere dedotto come motivo di ricorso per cassazione, ove non risulti "prima facie" dal testo del provvedimento impugnato, essendo preclusa alla Corte di legittimità la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Inoltre, la motivazione per relationem è legittima quando il giudice abbia preso cognizione del contenuto sostanziale delle ragioni del provvedimento di riferimento e le abbia meditate e ritenute coerenti con la sua decisione, a prescindere dalla mera trasposizione testuale dell'atto richiamato, purché quest'ultimo sia conosciuto dall'interessato o almeno ostensibile al momento dell'esercizio del diritto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 705/2011 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 24/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio sul rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che conclude per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinan…

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