Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21957 del 30 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21957PEN

Massima

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Il danneggiamento commesso contestualmente alla minaccia alla persona integra il reato di cui all'art. 635, comma 2, n. 1, c.p., che rientra nella competenza del tribunale in composizione monocratica e non del giudice di pace. Infatti, la competenza del giudice di pace per il delitto di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. è limitata al solo comma 1 di tale disposizione, mentre il comma 2, che prevede un'ipotesi aggravata in caso di contestuale minaccia alla persona, attribuisce la competenza al tribunale. Pertanto, il giudice di pace non può conoscere di tale fattispecie aggravata, la quale deve essere rimessa alla cognizione del tribunale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) BE. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/03/2007 GIUDICE DI PACE di TOLENTINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

F…

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