Il provvedimento di revoca dell'autorizzazione all'esercizio della professione di autotrasportatore su strada e di cancellazione dall'albo degli autotrasportatori di cose per conto terzi è illegittimo qualora l'amministrazione procedente non abbia previamente avviato il procedimento di sospensione dell'autorizzazione, assegnando all'impresa un termine non inferiore a sei mesi per regolarizzare la propria posizione, in conformità con quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1071/2009 e dalle relative Linee Guida ministeriali. L'amministrazione, infatti, prima di procedere alla revoca definitiva, è tenuta a verificare in contraddittorio con l'impresa la perdita dei requisiti prescritti e a consentire la regolarizzazione della situazione, nel rispetto del termine massimo di sei mesi previsto dalla normativa comunitaria. Il mancato rispetto di tale iter procedimentale, con l'immediata adozione del provvedimento di revoca senza la preventiva sospensione e assegnazione del termine per la regolarizzazione, determina l'illegittimità del provvedimento finale di cancellazione dall'albo. Inoltre, il termine assegnato all'impresa per presentare controdeduzioni, ove inferiore ai sei mesi previsti dalla normativa comunitaria, deve essere adeguatamente motivato dall'amministrazione in relazione alle specifiche esigenze del caso concreto, non potendo essere compresso senza giustificazione il termine di garanzia stabilito dal legislatore europeo.