L'amministrazione comunale, nell'esercitare il potere discrezionale di rilasciare concessioni per l'occupazione di suolo pubblico, deve contemperare gli interessi economico-commerciali dei privati con gli interessi pubblici alla viabilità e alla sicurezza dei cittadini. Pertanto, è legittimo il diniego di ampliamento di una concessione di occupazione di suolo pubblico qualora l'amministrazione, all'esito di un'adeguata istruttoria, ritenga che l'ampliamento richiesto possa compromettere il passaggio agevole dei mezzi di soccorso, in particolare dei mezzi antincendio, per i quali è necessario garantire un raggio di curvatura minimo di 13 metri, anche in assenza di una specifica previsione regolamentare, in applicazione analogica di parametri di sicurezza calibrati sulle caratteristiche dei mezzi di soccorso. Tale valutazione non può essere sindacata in sede giurisdizionale se non in caso di manifesta irragionevolezza o illogicità, non ravvisabili nel caso in cui l'amministrazione abbia adeguatamente motivato il provvedimento di diniego sulla base di esigenze di tutela della sicurezza pubblica. Inoltre, eventuali precedenti provvedimenti di concessione adottati in violazione di tali criteri di sicurezza non possono essere invocati per pretendere il medesimo trattamento, in quanto l'amministrazione non è vincolata a reiterare errori commessi in passato, dovendo sempre perseguire l'interesse pubblico primario.