Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24904 del 21 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24904PEN

Massima

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Il diritto di cronaca e di critica giornalistica, quale causa di giustificazione della diffamazione a mezzo stampa, richiede che la verità oggettiva dei fatti riportati sia rispettata solo per gli elementi essenziali e determinanti della notizia, mentre eventuali imprecisioni su dati superflui, insignificanti o irrilevanti non precludono l'operatività della scriminante, purché non siano tali da alterare o modificare la sostanza dell'informazione fornita. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare la notizia diffamatoria nel suo contesto complessivo, senza estrapolarla, e a verificare se le eventuali inesattezze riguardino aspetti marginali e non essenziali della vicenda narrata, tali da non inficiare la verità sostanziale della informazione giornalistica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. EM. N. IL (OMESSO);

2) MA. BR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3048/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 18/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per il rigetto;

udito, per la parte civile, l'Avv. Agostinelli;

Udito il difensore Avv. Gros…

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