La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: L'intervento edilizio realizzato in assenza di titolo abilitativo, ma conforme agli strumenti urbanistici vigenti e suscettibile di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001, non può essere oggetto di ordine di demolizione, in quanto l'Amministrazione è tenuta a valutare la richiesta di accertamento di conformità presentata dal privato, motivando adeguatamente l'eventuale diniego. Il silenzio serbato sull'istanza di sanatoria, in presenza di elementi che ne comprovano la fondatezza, è illegittimo, in quanto priva il privato della possibilità di conoscere le ragioni ostative all'accoglimento della domanda. L'intervento edilizio in questione, consistente nella realizzazione di una veranda in ampliamento del torrino scale del lastrico solare di un'unità immobiliare residenziale di superficie inferiore a 75 mq, risulta conforme agli strumenti urbanistici vigenti, i quali ammettono interventi di adeguamento igienico-sanitario e tecnologico, a condizione che l'ampliamento non superi il 20% della superficie residenziale esistente. Pertanto, in assenza di valide ragioni ostative, l'Amministrazione è tenuta a rilasciare il provvedimento di accertamento di conformità richiesto dal privato.