Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'esplosione di un colpo di arma da fuoco in luogo pubblico, pur se finalizzata a incutere timore solo in un numero limitato di persone e non in una moltitudine indistinta, integra il reato contravvenzionale di esplosioni pericolose in luogo pubblico di cui all'art. 703 c.p., in quanto condotta idonea a compromettere concretamente l'incolumità fisica delle persone. Tuttavia, la medesima condotta può altresì configurare il reato di minaccia aggravata dall'uso dell'arma di cui all'art. 612, comma 2, c.p., qualora l'elemento soggettivo del dolo specifico di incutere pubblico timore sia escluso. In tal caso, i due reati concorrono formalmente, essendo integrati entrambi gli elementi oggettivi e soggettivi richiesti dalle rispettive fattispecie. Ove i termini di prescrizione per entrambi i reati siano ampiamente maturati, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio per estinzione del reato.