Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di sospensione dei lavori e demolizione di opere edilizie abusive, afferma il principio per cui l'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente i provvedimenti sanzionatori, basandosi su accertamenti accurati e completi della reale consistenza delle opere realizzate, anche in relazione a precedenti titoli edilizi. Ove l'Amministrazione non fornisca elementi istruttori sufficienti a confutare le deduzioni del ricorrente, supportate da documentazione, il provvedimento è viziato per difetto di motivazione e violazione del giusto procedimento, dovendo prevalere la ricostruzione fattuale offerta dal privato. Inoltre, l'Amministrazione deve assicurare la partecipazione dell'interessato al procedimento, al fine di acquisire tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione della vicenda. Pertanto, il Tribunale annulla l'ordinanza impugnata, condannando l'Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in applicazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 Cost.