Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33103 del 5 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33103PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere disposto solo in presenza del fumus commissi delicti, ovvero della concreta sussistenza degli elementi costitutivi del reato ipotizzato, non essendo sufficiente la mera astratta riconduzione del fatto alla fattispecie criminosa. Pertanto, il tribunale del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, non può limitarsi a una verifica sommaria della possibilità di ricondurre il fatto al reato contestato, ma deve accertare la effettiva sussistenza degli elementi costitutivi del reato, sulla base degli elementi probatori acquisiti. Ove il tribunale del riesame, all'esito di tale approfondito scrutinio, escluda la sussistenza del fumus commissi delicti, il sequestro preventivo deve essere annullato, anche qualora il reato ipotizzato preveda l'ingiusto profitto come elemento costitutivo, atteso che tale requisito deve essere valutato in concreto e non in astratto. Il sindacato di legittimità del giudice di legittimità sulle ordinanze emesse in sede di riesame di sequestri preventivi è limitato alla sola violazione di legge, senza poter censurare eventuali vizi della motivazione, salvo che questa risulti del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI MILANO;

nei confronti di:

1) AB. NO. MO. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 453/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 04/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette le conclusioni del PG, Dott. FODARONI M. Giuseppina il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

La Corte:

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