Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2543 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:2543SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il mancato rispetto del termine di legge per l'emanazione del decreto di esproprio, a seguito della dichiarazione di pubblica utilità, rende illegittima la perdurante occupazione del fondo privato da parte della Pubblica Amministrazione, con conseguente obbligo di restituzione del bene ai legittimi proprietari, fatta salva la facoltà dell'Amministrazione di adottare un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, previo pagamento delle somme dovute a titolo di danno patrimoniale, danno non patrimoniale e danno da occupazione illegittima, calcolate secondo i criteri stabiliti dalla legge. La mancata emanazione del decreto di esproprio entro il termine di legge (5 anni, prorogabili di 1 anno) determina la perdita di efficacia dell'originaria dichiarazione di pubblica utilità, rendendo l'occupazione del fondo da parte della Pubblica Amministrazione priva di titolo legittimante. In tale ipotesi, i privati proprietari mantengono la titolarità del diritto di proprietà sull'immobile, non essendosi perfezionata alcuna fattispecie traslativa a favore dell'Amministrazione, né essendo configurabile una rinuncia abdicativa implicita nella richiesta di risarcimento del danno. L'Amministrazione che utilizza il bene, pur in assenza di un valido provvedimento ablatorio, conserva tuttavia la facoltà di adottare un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del T.U. espropri, al fine di regolarizzare la situazione di fatto e di diritto, previo pagamento delle somme dovute a titolo di indennizzo. Tale facoltà discrezionale rimane nella sfera di valutazione comparativa degli interessi in gioco da parte dell'Autorità competente. Il danno risarcibile in favore dei proprietari è costituito dall'interesse del 5% annuo sul valore venale del bene, calcolato per il periodo di occupazione illegittima, in applicazione analogica del parametro previsto dall'art. 42-bis, comma 3, del D.P.R. n. 327/2001, quale espressione di un principio generale. Il valore venale del bene deve essere determinato con riferimento alla destinazione urbanistica dell'area e mediante il metodo di stima diretta o sintetica, basato sul confronto con valori di mercato di beni analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/04/2018

N. 02543/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00608/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 608 del 2010, proposto da
((omissis)) (deceduto nel corso del giudizio, con subentro degli eredi ((omissis)) e ((omissis))), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) – tutti quali eredi di ((omissis)) e di Concetta del Prete – rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis))ò e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Napoli, al Centro Direzionale, Isola E2 – ((omissis));

contro

Consorzio Cooperative Costruzioni, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli p…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.