Il silenzio serbato dall'amministrazione sull'istanza di assegnazione temporanea ai sensi dell'art. 42-bis del d.lgs. n. 151/2001 deve essere considerato illegittimo, in quanto l'adozione di un provvedimento espresso, anche in accoglimento della richiesta, determina la cessazione della materia del contendere, non essendo più necessaria una pronuncia giurisdizionale di accertamento dell'inadempimento. Ciò in quanto, nel processo amministrativo, la cessazione della materia del contendere può essere dichiarata solo quando il provvedimento impugnato sia annullato o riformato in senso conforme all'interesse del ricorrente, ovvero quando si verifichi una situazione di fatto nuova, rispetto a quella esistente al momento della domanda giudiziale, che renda inutile la decisione di merito. Pertanto, l'adozione del provvedimento esplicito da parte dell'amministrazione, anche in accoglimento dell'istanza, determina il venir meno del silenzio che si era formato sull'istanza del ricorrente, con conseguente pronuncia di cessazione della materia del contendere. Le spese di lite devono essere compensate tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie e del fatto che l'amministrazione abbia adottato il provvedimento richiesto nelle more del giudizio.