Il giudice amministrativo è privo di giurisdizione sulle controversie relative a pretese patrimoniali di pubblici dipendenti contrattualizzati, le quali rientrano nella competenza del giudice ordinario ai sensi dell'art. 63, commi 1 e 3, del d.lgs. n. 165 del 2001, anche quando riguardano il silenzio serbato dalla parte datoriale pubblica, in quanto tali controversie attengono a diritti soggettivi e non a posizioni di interesse legittimo. Il giudice amministrativo, pertanto, deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione, con conseguente possibilità per i ricorrenti di riproporre le domande innanzi al giudice ordinario nei termini di legge, ai sensi degli artt. 59 della legge n. 69 del 2009 e 11 del codice del processo amministrativo, secondo i principi affermati dalla Corte costituzionale e dalla Corte di cassazione. La peculiarità della controversia giustifica la compensazione delle spese di giudizio.