Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 276 del 2020

ECLI:IT:TARBA:2020:276SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di proporzionalità impone all'Amministrazione di adottare, nell'esercizio del potere sanzionatorio, la misura più mite tra quelle previste dalla legge, quando essa sia idonea ed adeguata a garantire il ripristino della legalità violata. Pertanto, la revoca della licenza di polizia, quale sanzione più grave, può essere disposta solo in presenza di violazioni di particolare gravità, tali da far venir meno i presupposti per lo svolgimento dell'attività autorizzata, mentre la sospensione della licenza, quale misura conservativa, deve trovare applicazione nei casi in cui le infrazioni, pur rilevanti, non compromettano irrimediabilmente l'affidabilità e l'idoneità del titolare a proseguire l'attività. Il principio di proporzionalità impone quindi all'Amministrazione di valutare attentamente la concreta entità delle violazioni commesse, il loro impatto sull'esercizio dell'attività e gli interessi pubblici e privati coinvolti, al fine di comminare la sanzione più adeguata, evitando di adottare misure sproporzionate e pregiudizievoli per l'attività economica. In particolare, quando l'attività dell'impresa riveste rilevanza occupazionale, la sospensione della licenza, pur incidendo sull'esercizio dell'attività, risulta preferibile rispetto alla revoca, in quanto maggiormente idonea a garantire il bilanciamento tra l'esigenza di ripristinare la legalità violata e la tutela dei posti di lavoro.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/02/2020

N. 00276/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00783/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 783 del 2019, proposto dal sig. -OMISSIS-, in proprio e quale rappresentante legale della società “-OMISSIS-.”, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con studio in Savona al corso Italia n. 5/10 e con domicilio digitale come da P.E.C. iscritta al registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);

contro

Ministero dell’Interno, U.T.G. - Prefettura di Bari, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Bari alla via Melo n. 97;

per l’annullamento

del decreto emesso da…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.