Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40825 del 13 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40825PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. richiede la dimostrazione di un contributo effettivo e concreto all'esistenza e allo sviluppo del sodalizio criminoso, non essendo sufficiente la mera contiguità, vicinanza o disponibilità nei confronti di singoli esponenti della consorteria. L'accertamento della condotta partecipativa deve fondarsi su indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, idonei a comprovare la stabile e organica compenetrazione dell'imputato nel tessuto organizzativo dell'associazione, in modo da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione dei comuni fini illeciti. La semplice condotta omissiva o connivente non è sufficiente a configurare il concorso morale nel reato, essendo necessario un contributo, materiale o psicologico, che abbia consentito una più agevole commissione del delitto, stimolando o rafforzando il proposito criminoso degli altri concorrenti. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria per i reati associativi e di concorso morale in reati-fine deve essere effettuata con particolare rigore e analiticità, senza ricorrere a presunzioni o ad automatismi probatori, ma richiedendo la puntuale dimostrazione del nesso causale tra la condotta dell'imputato e la realizzazione del fatto criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefan - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MOGINI STEFANO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. PERELLI SIMONE che chiede il rigetto del ricorso.
Uditi i difensori avvocato (OMISSIS) del foro di PALERMO il quale conclude per l'accoglimento del ricorso e avvocato (OMISSIS) del foro di PALERMO la quale conclude chiedendo l'annullamento dell'ordinanza impugnata insistendo …

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