Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 555 del 2012

ECLI:IT:TARLE:2012:555SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando l'atto impugnato ha esaurito i propri effetti e il suo annullamento non potrebbe rimuovere una perdurante efficacia ormai cessata né effetti già definitivamente prodotti. In tali casi, sussistono giusti motivi per compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione dell'avvenuta esecuzione dell'ordinanza impugnata e della conseguente cessazione dell'interesse al ricorso. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse al ricorso per l'esecuzione dell'atto impugnato comporta l'improcedibilità del ricorso stesso, con compensazione delle spese di giudizio, in quanto l'eventuale annullamento giurisdizionale non avrebbe alcuna utilità pratica per il ricorrente. La massima esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio giuridico fondamentale desumibile dalla sentenza, evitando riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali, e formulandolo al presente indicativo in un linguaggio tecnico-giuridico appropriato.

Sentenza completa

N. 01340/2008
REG.RIC.

N. 00555/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01340/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso n. 1340 del 2008, proposto da:
- ((omissis)), rappresentata e difesa dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)), in Lecce alla via ((omissis)) 16;

contro

- il Comune di Carovigno, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.a.r.;

per l’annullamento

- dell’ordinanza di demolizione del Responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Carovigno n. 31 del 22 maggio 2008;

- di ogni altro atto presupposto, connesso e/o consequenziale, tra cui, in specie, la nota n. 7305 del 21 maggio 2008.

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