Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38150 del 27 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38150PEN

Massima

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Il porto illegale di un'arma da fuoco, anche se non funzionante, integra il reato di cui all'art. 697 c.p. qualora l'arma sia suscettibile di agevole e rapida riparazione, non essendo necessaria la totale inefficienza dell'arma per escludere tale qualifica. Inoltre, l'aggravante dell'uso dell'arma nel delitto di lesioni di cui all'art. 585 c.p. sussiste anche quando l'arma, pur non utilizzata in senso proprio, venga impiegata come strumento contundente, in quanto può comunque essere considerata uno strumento atto ad offendere. La valutazione della credibilità delle diverse versioni dei fatti fornite dalle parti, nonché l'accertamento della sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati, rientrano nell'ambito del giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità se la motivazione appare congrua e logica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1011/2008 CORTE APPELLO di ANCONA, del 22/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Galasso chiedeva l'annullamento senza rinvio in relazione all'aggravante di cui all'articolo 585 c.p., …

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