Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15641 del 9 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15641PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. In particolare, la nozione di "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non si atteggia allo stesso modo in cui il termine "indizi" è utilizzato quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente, ai fini dell'adozione di una misura cautelare, qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Inoltre, la valutazione prognostica sulla sussistenza del pericolo di reiterazione del reato di cui all'art. 274 lett. c) c.p.p. non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma si risolve in una valutazione fondata su elementi concreti, idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare, potendo tra tali elementi rilevanti essere presi in considerazione anche i procedimenti penali pendenti a carico dell'indagato, ove riguardino ipotesi delittuose identiche o similari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la ordinanza del Tribunale di Napoli del 12.10-9.11.2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il PM, in persona del sost. Proc. Gen. Dott. Lignola Ferdinando, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in difesa del ricorrente, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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