Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18566 del 13 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18566PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa, in assenza di elementi dimostrativi del recesso individuale o dello scioglimento del gruppo, determina la persistenza del rischio attuale di reiterazione dei reati, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione assoluta di adeguatezza di tale misura per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. Tale presunzione non consente l'applicazione di misure diverse e meno afflittive, come gli arresti domiciliari, anche con l'adozione di strumenti di controllo elettronico. Inoltre, per i reati aggravati ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, sussiste una presunzione relativa in ordine all'esistenza delle esigenze cautelari e all'adeguatezza della sola custodia in carcere, che può essere superata solo in presenza di comprovati elementi nuovi di diversa natura, non essendo sufficiente il solo decorso del tempo dalla commissione del fatto. La motivazione del provvedimento cautelare deve indicare in modo congruo e logico le ragioni per le quali, allo stato, ogni altra misura non si presta a contenere il pericolo di reiterazione dei reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 235/2016 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 15/07/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO SIANI;
sentite le conclusioni del PG Dott. PINELLI ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso, con tutte le conseguenze di legge;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa in data 15 luglio - 18 a…

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