Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14823 del 11 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14823PEN

Massima

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La confisca di prevenzione può essere disposta nei confronti di soggetti indiziati di appartenenza ad associazione mafiosa o di pericolosità sociale qualificata, quando il patrimonio risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta, in quanto frutto di attività illecite o di reimpiego di proventi di origine mafiosa. A tal fine, il giudice deve accertare la disponibilità sostanziale dei beni in capo al proposto, anche attraverso il ricorso a presunzioni relative, come quella prevista per i familiari conviventi, salvo prova contraria. L'accertamento della natura mafiosa dell'impresa e dell'origine illecita dei suoi profitti può fondarsi su un complesso di elementi indiziari, come la contiguità del proposto all'organizzazione criminale, il condizionamento mafioso del mercato degli appalti, l'interposizione fittizia di familiari nella titolarità delle attività economiche, la sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati. Il giudizio di prevenzione è autonomo rispetto a quello penale, per cui l'esito assolutorio di quest'ultimo non preclude necessariamente l'applicazione della misura patrimoniale, qualora permangano gli elementi indiziari di pericolosità sociale e di illiceità del patrimonio. La motivazione del provvedimento di confisca deve essere adeguata e congrua, esplicitando le ragioni per cui ogni singolo bene è ritenuto frutto di attività illecita o di reimpiego di proventi di origine mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Ann - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 203/2011 CORTE APPELLO di PALERMO, del 26/03/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SARACENO Rosa Anna;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. IZZO Gioacchino, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1…

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