Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12123 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12123PEN

Massima

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Il principio di proporzionalità della custodia cautelare, sancito dall'art. 275 comma 2 c.p.p., non può essere inteso in chiave meramente matematica, ma deve sempre essere raccordato alle valutazioni inerenti alla sussistenza e alla persistenza delle esigenze cautelari. Il giudice, nel valutare la ragionevole durata della restrizione preventiva della libertà personale rispetto alla pena inflitta, non può dar luogo ad automatismi non previsti dalla legge, dovendo sempre tenere presente l'apprezzamento in ordine alle esigenze cautelari, che costituisce il solo limite all'applicazione della misura cautelare, fermo restando l'entità della sanzione irrogata. Pertanto, il Tribunale del riesame, nel revocare la custodia cautelare in carcere sulla base della sola considerazione del superamento dei due terzi della pena inflitta in primo grado, senza aver previamente valutato la persistenza delle esigenze cautelari, ha errato nell'applicazione del principio di proporzionalità, il quale non può prescindere da tale valutazione. Inoltre, il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello, non essendo il pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura cautelare né quello presso il Tribunale del riesame, non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso il provvedimento di revoca della custodia cautelare adottato dal Tribunale del riesame, in quanto la legittimazione a ricorrere è attribuita dalla legge solo agli organi di accusa che hanno partecipato alla fase propria del procedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARMO Margherit - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

1) CH. AH. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/08/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FRATICELLI Mario, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza dell'11 agosto …

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