Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45022 del 4 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:45022PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione al pubblico ufficiale di cui all'art. 483 c.p. si configura quando il privato attesta falsamente al pubblico ufficiale un fatto di cui l'atto in formazione è destinato a provare la verità, a prescindere dalle modalità concrete di presentazione della dichiarazione, purché questa sia rivolta al pubblico ufficiale e sia destinata ad essere recepita in un atto pubblico, anche se non direttamente nel provvedimento finale. Pertanto, la condotta penalmente rilevante può realizzarsi anche attraverso una dichiarazione scritta del privato depositata nell'ambito di una procedura amministrativa, qualora essa sia indirizzata al pubblico ufficiale, anche se non materialmente raccolta da quest'ultimo al momento del deposito. Tuttavia, ai fini della corretta configurazione dell'elemento psicologico del reato, è necessario che i giudici di merito chiariscano se e in quali termini la dichiarazione del privato dovesse intendersi rivolta al pubblico ufficiale indicato nell'imputazione. Inoltre, il falso rilevante ai sensi dell'art. 483 c.p. può cadere anche su una attestazione del privato non recepita direttamente nell'atto pubblico finale, purché essa si ponga come funzionale all'adozione di quell'atto conclusivo dell'iter amministrativo, senza che sia necessario individuare specificamente tale atto pubblico terminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

D'. NA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/06/2007 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere dr. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Salzano F., che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore Avv. D'AMORE.

FATTO E DIRITTO
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