Il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato è legittimo qualora il richiedente abbia riportato una condanna penale, anche a seguito di patteggiamento, che risulti ostativa al rilascio del provvedimento richiesto, in assenza di intervenuta riabilitazione o di nuove situazioni di fatto concernenti il richiedente che possano incidere sulla valutazione dell'Amministrazione. Il principio di diritto è che la condanna penale, pur a seguito di patteggiamento, costituisce un valido presupposto per il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, salvo che il richiedente non dimostri di aver ottenuto la riabilitazione o di versare in nuove circostanze di fatto rilevanti ai fini del rilascio del provvedimento. L'Amministrazione, pertanto, non è tenuta a rilasciare il permesso di soggiorno in presenza di una condanna penale, a meno che il richiedente non fornisca elementi idonei a superare tale ostacolo, come l'intervenuta riabilitazione o il mutamento della sua situazione personale.