Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36912 del 26 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36912PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'imputato da parte di un pubblico ufficiale già a conoscenza della sua identità, unitamente agli elementi probatori acquisiti, costituisce prova sufficiente per l'accertamento della responsabilità penale, anche in assenza di ulteriori riscontri, purché la motivazione sia logica e immune da vizi. Il tentativo di speronare il veicolo della polizia durante un inseguimento, anche senza colpirlo effettivamente, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, non configurandosi come una mera fuga. Il furto di un'autovettura può essere provato dal fatto che l'imputato sia stato colto alla guida del veicolo rubato, recante segni di effrazione, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori elementi probatori. La mancata trascrizione integrale del capo di imputazione o della condanna di primo grado nella sentenza di appello non determina la nullità della stessa, essendo sufficiente che tali elementi siano comunque desumibili dal complessivo contenuto della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LU. AT. , N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 12/07/2007 CORTE DI APPELLO di ROMA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in dat…

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