Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13169 del 17 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13169PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nella fase cautelare, ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, intesi come qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessaria la prova piena del reato secondo i criteri di cui all'art. 192 c.p.p. Pertanto, la valutazione delle fonti di prova e la scelta degli elementi indiziari rientrano nei compiti istituzionali del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato e immune da errori logico-giuridici, senza che possa opporsi un diverso criterio interpretativo, anche se dotato di pari dignità. Inoltre, una volta dimostrata l'esistenza di un'associazione per delinquere, non è necessaria la prova del ruolo specifico svolto dal singolo partecipante nell'ambito del sodalizio, essendo sufficiente la dimostrazione della sua cointeressenza nelle attività dell'associazione stessa. Infine, in tema di esigenze cautelari, il giudice di merito deve motivare in modo specifico e dettagliato sulla concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato, desumendolo dalle modalità della condotta contestata e dal contesto criminale di riferimento, senza che sia necessaria la prova dell'esaurimento dell'esperienza delinquenziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 17/08/2016, del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Fabio Di Pisa;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Ciro Angelillis, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito il difensore dell'indagato, avv. (O…

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