Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42570 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42570PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione, sussiste quando i fatti esposti in un esposto indirizzato a un organo disciplinare siano veri o quanto meno l'accusatore sia fermamente e incolpevolmente, ancorché erroneamente, convinto della loro veridicità. In tal caso, la condotta non integra il delitto di diffamazione, in quanto preordinata all'esercizio del diritto di critica, volto ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. Ai fini della valutazione della continenza espressiva, necessaria per il legittimo esercizio del diritto di critica, si deve tenere conto del complessivo contesto dialettico in cui si realizza la condotta e verificare se i toni utilizzati, pur aspri e forti, non siano gravemente infamanti e gratuiti, ma siano comunque pertinenti al tema in discussione ed alla sede dell'esternazione, che tollera limiti più ampi alla tutela della reputazione. Pertanto, le espressioni utilizzate non possono essere riguardate nell'astratto tenore testuale e semantico, ma devono essere valutate nella loro concreta articolazione e nella complessiva portata significativa, non esorbitando dai limiti della critica consentiti quando le stesse abbiano una accezione, comune per la lingua italiana, compatibile con il requisito della continenza. La valutazione della sussistenza del diritto di critica deve essere effettuata ex ante, avendo riguardo alla dimensione soggettiva del dichiarante, e non può risolversi nell'accertata infondatezza dell'esposto disciplinare, in quanto ciò comporterebbe una indebita sovrapposizione della delibazione della soggettiva prospettazione con il successivo esito del procedimento amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO A. - Rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/09/2017 del TRIBUNALE di TRAPANI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Tudino Alessandrina;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Fodaroni Maria Giuseppina che ha concluso chiedendo il rigetto;
il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 14 settembre 2017, il tribunale di Trapani ha confermato la…

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