Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38260 del 16 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:38260PEN

Massima

Massima ufficiale
La speciale circostanza attenuante prevista dall'art. 4, D.L. 15 dicembre 1979 n. 625, conv. con mod. dalla legge 6 febbraio 1980 n. 15, per i delitti commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, va riconosciuta anche relativamente ai delitti cui non si riferiscono direttamente le condotte collaborative, purchè tali delitti siano stati ispirati da un unico disegno terroristico od eversivo nell'ambito di un gruppo organizzato di cui l'imputato abbia fatto parte, e sempre che la dissociazione si riferisca a tutto il contesto criminale, e la collaborazione si estrinsechi nella comunicazione di tutte le conoscenze sulle realtà materiali e soggettive del gruppo criminale di riferimento. (Nella specie, la Corte ha ritenuto applicabile l'attenuante anche con riferimento ad un reato di attentato definitivamente consumato al momento della collaborazione).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BA. Ci., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 5 luglio 2006 della Corte di Assise di Appello di Bologna;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Conti Giovanni;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Uditi per le costituite parti civili gli avvocati Bachetti Massimo, Ascari …

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