Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27287 del 19 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27287PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione di misure restrittive della libertà personale, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi attuali e specifici, che dimostrino la concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, senza che assumano rilievo determinante né il lungo tempo trascorso tra la condotta criminosa e l'applicazione della misura, né lo stato di incensuratezza dell'indagato. Infatti, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l'attualità del pericolo di reiterazione del reato, senza che assumano rilievo determinante né il decorso del tempo né l'assenza di precedenti penali, essendo necessario valutare in concreto la pericolosità sociale del soggetto sulla base di elementi specifici e attuali, idonei a dimostrare la concreta possibilità di reiterazione della condotta criminosa. Pertanto, il mero decorso del tempo o l'assenza di precedenti penali non sono di per sé sufficienti a escludere il pericolo di reiterazione del reato, dovendo il giudice valutare in concreto la sussistenza di tale esigenza cautelare sulla base di elementi specifici e attuali, idonei a dimostrare la concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. GENTILI Andr - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 1663/18 del Tribunale di Catania, Sezione del riesame, del 23 ottobre 2018;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. GAETA Pietro, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso per rinunzia.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Cata…

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