Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14995 del 13 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14995PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si distingue dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso è diretto alla commissione di uno o più reati in modo occasionale ed accidentale, mentre nell'associazione risulta diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente e al di fuori dell'effettiva commissione dei singoli reati programmati. La valutazione della gravità indiziaria del reato associativo può fondarsi sugli elementi emersi dalle intercettazioni, come l'organizzazione, i mezzi, lo scambio di informazioni, la costanza dell'attività di controllo sull'area boschiva e gli episodi di mutua assistenza, anche attraverso lo scambio di clienti e la suddivisione dei ruoli, che indicano l'esistenza del vincolo associativo. Inoltre, la contestabilità dell'interpretazione delle conversazioni intercettate in sede di legittimità è ammessa solo in presenza di travisamento della prova, ossia quando il giudice di merito ne abbia indicato il contenuto in modo difforme da quello reale e la difformità risulti decisiva ed incontestabile. Infine, il pericolo cautelare può essere ritenuto concreto, attuale e non contenibile con misure meno afflittive, sulla base di indizi che indicano la persistenza dell'attività illecita fino all'epoca dell'applicazione della cautela e la persistente attività di supporto logistico fornito all'organizzazione, idonei a fondare una prognosi infausta in ordine al pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/08/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere SANDRA RECCHIONE;
sentite le conclusioni del PG FRANCA ZACCO che ha concluso per il rigetto del ricorso;
l'avv. presente l'avv. (OMISSIS) presente si riporta ai motivi di ricorso insistendo per il loro accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
LI Tribunale di Catanzaro, decidendo in sede di riesame, confermava l'ordinanza che applicava a…

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