La confisca di prevenzione definitiva può essere revocata solo in presenza di prove nuove, intese non solo come elementi sopravvenuti, ma anche come prove preesistenti mai valutate in precedenza. Tuttavia, non costituiscono prove nuove idonee a giustificare la revoca: 1) la mera diversa valutazione tecnico-scientifica di dati già esaminati nel precedente giudizio di prevenzione; 2) la deduzione di elementi fattuali già considerati e posti a fondamento della confisca, anche se presentati sotto una diversa prospettiva. Affinché la prova nuova sia rilevante ai fini della revoca, essa deve determinare una decisiva incrinatura del corredo fattuale su cui si è basata la precedente decisione, non essendo sufficiente l'allegazione di un qualsiasi elemento favorevole che finirebbe per trasformare l'istituto della revoca in una forma di impugnazione tardiva. Inoltre, la prova nuova deve essere idonea a dimostrare non solo la provenienza lecita dei beni confiscati, ma anche la sufficienza dei redditi leciti del proposto per giustificarne l'acquisto e la successiva edificazione.