Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Marisa Renda contro il Comune di Lipari per l'annullamento di provvedimenti relativi a un'autorizzazione edilizia, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il ricorso determina l'improcedibilità dello stesso, indipendentemente dalla legittimità o meno dei provvedimenti impugnati. Ciò in quanto il processo amministrativo è finalizzato alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che cessa di sussistere quando questi dichiara di non avere più interesse a proseguire il giudizio. La sentenza precisa inoltre che, in tali casi, le spese di giudizio devono essere compensate, tenendo conto della dichiarazione di improcedibilità resa dalla parte ricorrente, dell'attività processuale successivamente svolta dall'amministrazione resistente e dell'esito della fase cautelare. Pertanto, il principio di diritto enucleabile dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a coltivare il ricorso determina l'improcedibilità dello stesso, con compensazione delle spese di giudizio, indipendentemente dalla legittimità o meno dei provvedimenti impugnati, in quanto il processo amministrativo mira alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente.