Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 1093 del 13 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1093PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990 (Testo Unico sugli stupefacenti) costituisce una norma a più fattispecie alternative, per cui la contestuale realizzazione di più condotte tipiche (cessione, detenzione, etc.) da parte dello stesso soggetto o di concorrenti non determina un concorso formale di reati, ma un unico reato, eventualmente unificabile per la continuazione, qualora le diverse azioni siano ontologicamente, cronologicamente e psicologicamente distinte, sorrette da un medesimo disegno criminoso. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere motivato dal ruolo non marginale dell'imputato nella commissione del reato e dalla violazione di misure cautelari, elementi che denotano una maggiore colpevolezza e pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (CUI (OMISSIS)) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Nessun difensore e' comparso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il tramite del difensore, ricor…

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