Cassazione penale Sez. I sentenza n. 484 del 8 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:484PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, può fondarsi su elementi emersi in un precedente procedimento penale a suo carico, anche in caso di successiva assoluzione, purché tali elementi siano sintomatici della contiguità del proposto a un'associazione mafiosa e della condivisione di interessi illeciti con altri soggetti ritenuti appartenenti alla medesima organizzazione criminale. L'accertamento della pericolosità sociale non richiede necessariamente la prova della attualità delle condotte contestate, essendo sufficiente che gli elementi indiziari valutati dal giudice siano idonei a delineare un quadro indiziario grave, preciso e concordante circa l'inserimento del proposto nel contesto mafioso e la sua capacità di reiterare condotte illecite. In tale prospettiva, il giudice di merito può legittimamente valorizzare, ai fini della valutazione della pericolosità sociale, anche elementi di natura tecnica-intercettativa e dichiarativa, purché dotati di significativa valenza indiziaria, senza che l'assoluzione dal reato associativo nel procedimento penale precluda l'utilizzabilità di tali elementi nel giudizio di prevenzione, atteso che quest'ultimo ha una diversa finalità e presupposti rispetto al processo penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria S. - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 69/2013 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 02/05/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASA FILIPPO;
lette le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 2.5.2014, la Corte di Appello di Reggio Calabria, in riforma del provvedimento emesso il 17.10.2012 dal Tribunale della stessa sede, Sezione Misure di Prevenzione, applicava a (OMIS…

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