Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La partecipazione ad un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, ai sensi degli artt. 74 e 73 del D.P.R. n. 309/1990, può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, anche in assenza della prova della conoscenza reciproca tra tutti i membri del sodalizio, essendo sufficiente la consapevolezza e la volontà di partecipare, assieme ad almeno altre due persone, ad un'organizzazione criminosa dedita a tale attività illecita. Il vaglio di legittimità della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza da parte del giudice di merito si arresta al controllo del rispetto delle regole della logica e della conformità ai canoni legali, senza poter sindacare l'intrinseca consistenza delle valutazioni riservate al giudice di merito, purché la motivazione sia sorretta da un'adeguata e coerente analisi degli elementi indiziari. Analogamente, la valutazione delle esigenze cautelari è censurabile in sede di legittimità solo in caso di violazione di specifiche norme o di manifesta illogicità della motivazione, non essendo sufficiente la mera diversa valutazione degli elementi di fatto.