Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32778 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32778PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della prova testimoniale, anche se proveniente dalla persona offesa, deve essere compiuta in modo rigoroso e imparziale dal giudice di merito, il quale è tenuto a verificarne l'attendibilità intrinseca ed estrinseca sulla base di tutti gli elementi di conferma o smentita acquisiti nel corso del procedimento, senza poter fondare la pronuncia di condanna sulla sola deposizione della persona offesa, specie quando vi siano circostanze soggettive degli imputati, come malattie o impossibilità di compiere l'azione contestata, che inducono a dubitare della loro effettiva responsabilità. Tuttavia, ove il giudice di merito abbia adeguatamente motivato in ordine all'attendibilità della testimonianza della persona offesa, valorizzandone gli elementi di riscontro, il relativo accertamento non può essere censurato in sede di legittimità se non per vizi logici o giuridici. Inoltre, il beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale deve essere riconosciuto al condannato, in assenza di una specifica pronuncia in tal senso da parte del giudice di merito, quando risultino applicati altri benefici, come la sospensione condizionale della pena, in considerazione della incensuratezza dell'imputato e della prognosi favorevole circa la sua astensione dalla commissione di ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 412/2014 CORTE APPELLO di SALERNO, del 12/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO Angelo;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott. Fimiani P., che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con s…

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