Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19571 del 24 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19571PEN

Massima

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La pericolosità sociale del soggetto indiziato di appartenenza ad associazione mafiosa può essere desunta anche da elementi probatori acquisiti in un procedimento penale non ancora definito con sentenza irrevocabile, in quanto il giudice della prevenzione può autonomamente valutare tali elementi ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione, senza che ciò comporti una violazione del principio di presunzione di innocenza. Inoltre, l'attualità della pericolosità sociale si presume in caso di perdurante appartenenza all'associazione criminale, salvo che il soggetto non dimostri positivamente il suo effettivo recesso dalla stessa. Il giudice della prevenzione, pertanto, non è vincolato dalla mera trascorrenza del tempo dalla partecipazione alle attività associative, dovendo invece accertare concretamente l'avvenuto distacco del soggetto dall'organizzazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. MARASCA Genna - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. BR. AN. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 107/2008 CORTE APPELLO di PALERMO, del 14/11/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

Il Tribunale di Palermo, con decreto del 16 aprile 2008, ha applicato, ai sensi della Legge n. 575 del 196…

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