Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38511 del 10 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38511PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari in sede di riesame di un'ordinanza cautelare personale deve essere effettuata dal giudice di merito in modo completo e logicamente motivato, senza incorrere in vizi di illogicità manifesta. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della correttezza giuridica e della coerenza logica della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione delle risultanze processuali. In particolare, in tema di reati associativi, il giudice deve motivare in modo puntuale la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, tenendo conto del contesto criminale di riferimento, del ruolo rivestito dall'indagato all'interno del sodalizio, delle modalità e circostanze del fatto, nonché del fattore temporale, il quale assume rilevanza ai fini della prova contraria della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. Quanto all'aggravante dell'agevolazione mafiosa di cui all'art. 7 L. n. 203/1991, essa ha natura soggettiva e richiede la dimostrazione della consapevolezza e della finalità di agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso da parte del concorrente nel reato, a prescindere dalla sua effettiva appartenenza all'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria;
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/12/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandra Bassi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Spinaci Sante, che ha concluso chiedendo che, in accoglimento del ricorso del P.M., l&#x…

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