Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12436 del 23 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12436PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che autentica una firma apposta in sua assenza su un documento privato, senza concorrere materialmente alla falsificazione, commette il reato di falso ideologico in scrittura privata, e non di falsità materiale, in quanto il suo contributo si limita all'attestazione di un fatto non veritiero, senza che egli abbia partecipato alla formazione del documento falso. Pertanto, a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs. n. 7 del 2016, che ha depenalizzato il reato di falso ideologico in scrittura privata, il fatto non è più previsto dalla legge come reato e deve essere disposto l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. Il principio di diritto è che il pubblico ufficiale che autentica una firma apposta in sua assenza su un documento privato, senza concorrere materialmente alla falsificazione, commette il reato di falso ideologico, il quale, a seguito della depenalizzazione, non integra più fattispecie penalmente rilevante, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna. Tale principio si fonda sulla distinzione tra falsità materiale e falsità ideologica in scrittura privata, per cui il contributo del pubblico ufficiale si limita all'attestazione di un fatto non veritiero, senza partecipare alla formazione del documento falso. Questa massima è applicabile a tutti i casi analoghi in cui un pubblico ufficiale autentica una firma apposta in sua assenza su un documento privato, senza concorrere materialmente alla falsificazione, a seguito dell'entrata in vigore della depenalizzazione del falso ideologico in scrittura privata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Frances - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2020/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 15/06/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MORELLI FRANCESCA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI Paola che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' piu' previsto dalla legge quale reato.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza impu…

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