Cassazione penale Sez. V sentenza n. 142 del 5 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:142PEN

Massima

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Il metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. non si configura automaticamente per il solo fatto che la vittima abbia percepito l'agente come appartenente a un sodalizio criminale, ma richiede che la condotta di quest'ultimo abbia in concreto evocato la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso, determinando nella vittima un maggior timore rispetto a quello derivante dal semplice reato. Pertanto, ai fini della configurabilità dell'aggravante, non è sufficiente il mero riferimento generico all'appartenenza mafiosa dell'agente, ma è necessario che la motivazione del provvedimento cautelare individui specifici elementi della condotta idonei a dimostrare l'effettivo ricorso al "metodo" mafioso, così come consolidato nell'interpretazione giurisprudenziale. Allo stesso modo, la mera convinzione della vittima di trovarsi di fronte a un esponente di un sodalizio criminale, in assenza di ulteriori riscontri, non è sufficiente a integrare l'aggravante, dovendosi accertare che l'agente abbia in concreto evocato l'ombra del gruppo mafioso al fine di realizzare il reato o comunque abbia tenuto comportamenti qualificabili come estrinsecazione del "metodo" tipizzato dalla norma. Infine, la configurabilità dell'aggravante incide sulla valutazione delle esigenze cautelari e sull'adeguatezza della misura applicata, sicché l'apparato motivazionale del provvedimento cautelare non può ritenersi autosufficiente qualora risulti carente la dimostrazione della sussistenza di tale circostanza aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/4/2021 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Giordano Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi per l'indagato l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglime…

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