Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33021 del 2 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33021PEN

Massima

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Il dolo omicidiario, nella sua manifestazione di dolo alternativo, è compatibile con il tentato omicidio quando l'agente prevede e vuole, come scelta sostanzialmente equipollente, la morte o il grave ferimento della vittima. La premeditazione, quale aggravante, sussiste quando vi è un apprezzabile intervallo temporale fra l'insorgenza del proposito criminoso e la sua attuazione, tale da consentire una ponderata riflessione circa l'opportunità del recesso, nonché la ferma risoluzione criminosa, perdurante senza soluzione di continuità nell'animo dell'agente fino alla commissione del reato, anche quando il proposito criminoso è subordinato al verificarsi di un evento futuro ed incerto. La partecipazione al reato può essere ravvisata anche nella mera presenza fisica dell'agente, qualora tale presenza abbia rafforzato l'intento criminoso degli altri concorrenti. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se adeguatamente motivate in ordine alla loro credibilità intrinseca ed estrinseca, possono costituire valido elemento probatorio, anche in assenza di riscontri esterni individualizzanti, purché non siano state rese in violazione delle norme processuali. Il giudice non è tenuto ad un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalla parte ai fini della concessione delle attenuanti generiche, essendo sufficiente che indichi gli elementi ritenuti decisivi o rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CU. CO. N. IL (OMESSO);

2) FR. GI. N. IL (OMESSO);

3) MA. AL. N. IL (OMESSO);

4) DO. PA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1801/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 04/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dot…

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