Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43399 del 23 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43399PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, intesi come qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati contestati, senza che sia necessario il raggiungimento della prova piena richiesta per il giudizio di merito. In tale contesto, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della congruenza della motivazione del provvedimento cautelare rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere ad una nuova valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, riservata in via esclusiva al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Milano del 22-23.5.2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale Dott. ZACCO Franca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale d…

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