Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2094 del 2016

ECLI:IT:TARPA:2016:2094SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia, ordinaria o straordinaria, non comporta l'inefficacia del provvedimento sanzionatorio già emesso, in particolare dell'ordine di demolizione, ma ne sospende l'esecutività, precludendo all'amministrazione di dare ulteriore corso al procedimento, attraverso l'accertamento dell'inottemperanza e l'acquisizione del bene al patrimonio comunale. Ove l'istanza di sanatoria non sia accolta, l'amministrazione, nel respingere la stessa, può richiamare l'ordine di demolizione chiarendo che, immutati i presupposti della sua adozione, i suoi effetti da questo momento si riespandono o, più correttamente, che tale ordine è ora esecutivo in senso stretto e che da tale momento andranno (ri)calcolati i 90 giorni di cui all'art. 31, co. 3, del d.P.R. 380/2001 per darvi spontanea esecuzione. Eventualmente divenuto inoppugnabile il diniego (espresso o tacito) di sanatoria per omessa impugnazione da parte del privato istante, l'amministrazione può decidere di adottare un nuovo ordine di demolizione ovvero di non rinnovarlo poiché l'effetto del diniego è quello di riespandere l'efficacia dell'originario (e potenziale unico) provvedimento sanzionatorio di cui era stata sospesa in precedenza (solamente) l'esecutività, con la precisazione, però, che in considerazione del mutamento dell'orientamento giurisprudenziale, appare opportuno, a garanzia del privato, che l'amministrazione assegni comunque - anche agli effetti del comma 4 bis dell'art. 31 d.P.R. 380/2001 - un nuovo termine di 90 giorni per dare esecuzione volontaria all'ordine di demolizione, all'eventuale infruttuosa scadenza del quale l'amministrazione potrà procedere ad accertare legittimamente l'inottemperanza ai fini dell'acquisizione al patrimonio del Comune.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2016

N. 02094/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00768/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 768 del 2008, proposto da FULCO Domenico, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Palermo, ((omissis)), 38, presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

contro

- il Comune di Canicattì, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso il T.a.r. Sicilia – Palermo, in Palermo, via Butera, n. 6;

per l'annullamento:

- dell’ordinanza di demolizione 7 gennaio 2008, n. 1;

Visto il ricorso, con i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Canicattì, …

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