Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38228 del 14 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38228PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza dell'iter argomentativo seguito dal giudice di merito nell'apprezzamento degli elementi indiziari, senza poter sindacare nel merito la valutazione delle risultanze probatorie, la quale rientra nella esclusiva competenza del giudice di merito. Il vizio di motivazione, pertanto, non può essere dedotto deducendo una diversa ricostruzione dei fatti rispetto a quella operata dal giudice di merito, ma deve essere dimostrato attraverso la manifesta illogicità o irrazionalità della motivazione stessa. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, essendo il suo sindacato limitato al controllo della logicità e della coerenza della motivazione, in conformità ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. La motivazione del provvedimento cautelare deve conformarsi al modello delineato dall'art. 292 c.p.p., con gli adattamenti resi necessari dal particolare contenuto della pronuncia cautelare, non fondata su prove ma su indizi e tendente all'accertamento non della responsabilità ma di una qualificata probabilità di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenic - Presidente

Dott. MOGINI S. - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/03/2016 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere EMANUELE DI SALVO;
lette/sentite le conclusioni del PG ROBERTO ANIELLO, che ha chiesto declaratoria d'inammissibilita' del ricorso;
Udito inoltre l'avv. (OMISSIS), in difesa dell' (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe indicata, che ha confermato il provvedimento applicativo…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.