Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1085 del 2013

ECLI:IT:TARVEN:2013:1085SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un'unità immobiliare da residenziale a direzionale, senza il previo ottenimento del necessario titolo abilitativo, costituisce un abuso edilizio che legittima il Comune a negare l'autorizzazione all'esercizio di un'attività sanitaria nei locali e a ordinare il ripristino della destinazione d'uso originaria, anche mediante l'esecuzione d'ufficio. Ciò in quanto il legittimo esercizio di un'attività sanitaria presuppone la conformità dell'immobile alla normativa urbanistica ed edilizia vigente, non essendo sufficiente il mero rispetto dei requisiti igienico-sanitari. La normativa urbanistica comunale, infatti, ammette nei piani superiori delle unità edilizie di tipo "B" (come quella in esame) la sola destinazione residenziale, vietando espressamente destinazioni d'uso diverse. Pertanto, il mutamento di destinazione d'uso non autorizzato, che abbia interessato l'intera superficie dell'unità immobiliare, è incompatibile con la conformazione morfologica dell'edificio e non può essere considerato meramente funzionale e libero, dovendo essere sanzionato secondo il regime vigente al momento dell'accertamento dell'abuso. In tale contesto, l'ordine di ripristino della destinazione d'uso originaria, anche mediante esecuzione coattiva, risulta pienamente legittimo, non essendo possibile applicare in alternativa la sola sanzione pecuniaria, in assenza di oggettive difficoltà al ripristino dello stato dei luoghi.

Sentenza completa

N. 00131/2011
REG.RIC.

N. 01085/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00131/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 131 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Giuliano Bocus, rappresentato e difeso dall'avv. Pier Vettor Grimani, con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, S. Croce, 466/G;

contro

Comune di Venezia in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Venezian, Giulio Gidoni, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, domiciliato presso la sede dell’avvocatura civica in Venezia, S. Marco, 4091;

per l'annullamento

del provvedimento 29/9/2010 prot. n. 418506, con il quale il Dirigente della Direzione Sviluppo del Territor…

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