Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17964 del 6 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17964PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni della parte offesa, anche se rappresentano l'unica fonte probatoria del fatto da accertare, possono essere sufficienti a sorreggere una sentenza di condanna, purché siano convincenti e immuni da sospetti. Tuttavia, in ragione dell'interesse antagonista di cui l'offeso è di norma portatore, tali dichiarazioni devono essere valutate con particolare cautela e con un vaglio critico più rigoroso rispetto a quello cui sono sottoposte le affermazioni di un teste indifferente all'esito del processo, soprattutto quando provengono da una persona minore che potrebbe non rendersi conto della gravità e delle ricadute delle proprie asserzioni. Il giudice è pertanto tenuto a motivare in modo adeguato le ragioni che lo hanno indotto a ritenere credibile o meno la testimonianza della parte offesa, anche in presenza di divergenze e ritrattazioni, al fine di evitare un contrasto logico-giuridico della prova. Inoltre, nel caso di successione di leggi penali nel tempo, le dichiarazioni rese nelle indagini preliminari o all'udienza preliminare, se acquisite al fascicolo del dibattimento anteriormente all'entrata in vigore della nuova normativa, devono essere valutate ai sensi della previgente disciplina, che prevede la necessità di riscontri estrinseci per assurgere a dignità di prova dei fatti affermati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. GI. EM. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/04/2007 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI CLAUDIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) di Giarre.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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