Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22071 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22071PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla gravità del titolo di reato, dalle modalità della condotta e dai precedenti penali dell'imputato, indicativi di abitualità e notevole professionalità criminale, può giustificare il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza del decorso del tempo di esecuzione, ove tale decorso non sia accompagnato da una effettiva attenuazione delle esigenze cautelari. In tali casi, la sostituzione della misura carceraria con quella degli arresti domiciliari può risultare inadeguata, in considerazione della persistente pericolosità sociale dell'imputato e della sua tendenza a delinquere anche quando sottoposto a misure restrittive della libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/10/2022 del TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 comma 8 formulate dal Sostituto Procuratore Generale, nella persona di Dr. ASSUNTA COCOMELLO, che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 14/10/2022, il Tribunale di Re…

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