Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26772 del 19 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26772PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza del ricorso avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, senza poter sindacare le valutazioni discrezionali del giudice di merito in assenza di manifesta illogicità o irragionevolezza. Pertanto, il ricorso è dichiarato inammissibile qualora il quadro indiziario complessivamente valutato dal giudice di merito, pur in presenza di dichiarazioni difensive del ricorrente, risulti adeguatamente motivato e non inficiato da vizi logici o errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso l'ORDIMANZA del Tribunale della Liberta' di Palermo del 12.11.2012;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. PRESTIPINO Antonio;

Sentito il Procuratore Generale, in persona del Dr. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito il difensore, avv. (OMISSIS) del Foro di (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

IN FATTO E IN DIRITTO

Con ordinanza del 12.11.2012,…

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